Creare una piadina la mattina per colazione è un’attività che mi accompagna ormai da quasi 10 anni, da quando il lievito di birra ha cominciato a gonfiare anche la mia pancia, oltre al pane. I movimenti sono diventati automatici e quasi rituali, quindi il quarto d’ora in più che ci metto a preparare colazione non mi pesa più di tanto. Fare una piadina veloce in questa maniera può essere d’aiuto per ogni pasto, un po’ come il chapati indiano (a cui più assomigliano), da usare come pane senza lievito.
Ingredienti indicativi per ogni piadina:
- 50 g di farina bio di grano o di farro (la più gustosa è quella semi-integrale)
- 20 ml di acqua (se la farina è integrale), un po’ di più se la usate bianca
- un cucchiaino di olio d’oliva extravergine bio (la rende più morbida)
- un pizzico di sale, se la volete salata
Mettete la padella designata sul fuoco (quella che si usa di solito per le piadine – il “testo”, oppure una in ferro, oppure una normale antiaderente). Quando ci metterete dentro la piadina dovrà essere ben calda. Contemporaneamente create il classico vulcano di farina, al cui centro mettete il sale facoltativo e l’olio.

Procedete poi con l’impastare, aggiungendo man mano l’acqua, fino ad ottenere una pallina omogenea e morbida come il lobo dell’orecchio.

A questo punto potete stenderla col matterello, della dimensione della pentola in cui la inserirete, sottile pochi millimetri.

Ora siete pronti per cuocerla. Abbassate il fuoco al minimo e mettete la piadina dentro la pentola. Se non è di quelle piatte da piadina, metteteci il coperchio: cuocerà più rapidamente e uniformemente e resterà più morbida. Tenetela sotto controllo e giratela alcune volte su se stessa. Non dovrebbe metterci più di 5 minuti per lato per cuocere. Attenzione a non farla bruciare!
Se le mangiate subito sono buone calde fragranti. Se invece le lasciate raffreddare e seccare, diventeranno dei cracker, da utilizzare in diverse occasioni.

Si può anche fare ripiena! Prima di metterla sulla padella basta mettere del formaggio (per fare un esempio) su metà piadina e poi piegarla a metà creando una mezzaluna/fagottino. Gnam!
chapati e piadina sono cose diverse.
Certo, grazie della precisazione, lo sappiamo bene. In realtà questa ricetta non è né una piadina, né un chapati, almeno stando alle ricette tradizionali. Diciamo che l’abbiamo chiamata così per chiarire di che cosa stiamo parlando. Di fatto si tratta di una elaborazione personale che sta a metà strada tra una piadina e un chapati. Più chiaro?
la proveró al piú presto! io uso un impasto molto simile (100 gr farina, 100 gr semola di grano duro, 5 cucchiai di olio EVO, 1 dl acqua) per farci una torta al forno ripiena di stracchino oppure (versione vegana) di verdure, per esempio cipolle fatte prima appassire in poco olio e acqua….fantastica, ve la consiglio!
Ciao Elisa, grazie del commento! Tu hai letto il nostro articolo: http://autoproduco.it/sfoglia-base-torte-salate-e-samosa/ ? Sembra molto simile a quello che dici tu! Che ne pensi? ciao!
Ciao, ho comprato il tuo libro alla Fiera di To e ho provato subito la tua ricetta.
Ottima e quanta soddisfazione!!!
Paola
Grazie, ma che bello! 🙂